Report Aste – Le tipologie d’immobili

28 Gennaio 2023

Il Report Aste è prodotto dal Centro Studi AstaSy Analytics di NPLsRE Solutions, con il patrocinio dell’Associazione T.S.E.I. – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane.

Solo il 57,45% delle unità immobiliari all’asta è riconducibile della categoria “Residenziale” ed è costituita da appartamenti, monolocali, mansarde, attici, ville e villette, nella maggior parte dei casi tutte abbinati ad autorimesse e/o cantine; a queste si somma poi il dato del 10,62% di posti auto e autorimesse vendute frazionate. Il numero è comunque in fase di «ripresa» rispetto agli anni precedenti e stabilisce che il 68% delle unità in asta è riconducibile a immobili residenziali e ai suoi accessori (cantine e autorimesse).


Aumentano invece al 12,28% negozi, uffici e locali adibiti a uso commerciale che, se sommati al 3,3% dei capannoni industriali, commerciali e artigianali, opifici e ai laboratori e al 3,05% dei magazzini, si attestano al 18,63%, dato notevolmente più elevato rispetto agli anni precedenti e con un significativo valore dell’immobiliare sottostante.
Una fetta importante, l’11,42%, è dato dai terreni, agricoli ed edificabili, incluse sia aree importanti situate nelle più prestigiose zone viticole del Paese, sia un buon numero di terreni edificabili che oggi non hanno più l’appeal commerciale di una volta, quando i comuni consentivano l’iper-edificazione in cambio del pagamento di “oneri di urbanizzazione”. È doveroso precisare che dette aree sono concentrate prevalentemente in provincia al di fuori delle grandi aree metropolitane.


Da segnalare uno 0,49% di cantieri in corso di costruzione, finiti, semifiniti, abbandonati o parzialmente realizzati che, sotto la guida di una diligente imprenditoria locale, possono rivelarsi un valore aggiunto significativo, riducendo altresì lo sfruttamento del territorio e togliendo alle amministrazioni comunali il problema della sicurezza dei luoghi di cantiere abbandonati e, a volte, anche pericolosi.

Seppur poco numerosi da un punto di vista percentuale, con solo lo 0,47% di immobili in asta, sono degni di nota le strutture adibite a hotel e altre strutture alberghiere; questi non si limitano solamente oramai più a microstrutture a conduzione familiare, ma si tratta spesso anche di asset di interesse elevato e con una storia, per i quali si sono lette interessanti notizie di attenzioni, anche estere, essendo dei pezzi unici del nostro patrimonio culturale.

Nel restante 0,87%, denominato “altro” e “immobili a destinazione speciale “sono presenti una serie di unità immobiliari di diversa natura e anche di difficile ricollocazione; per dare un’idea di quali beni sono inclusi in questa categoria, estraiamo i più curiosi: oratori, trulli, teatri, cappelle cimiteriali, caserme, frantoi.

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